Ognuno ha dei colori preferiti dove si sente a casa. E’ importante condividere con il proprio compagno/compagna, figli o coinquilini le proprie preferenze perché da un punto di vista del benessere è davvero importante contornarsi di nuance che fanno stare bene.
Uno dei primi passi con i clienti dopo l’aspetto funzionale, è creare una mappa di immagini e colori. Poi selezionare i materiali e verificare gli accostamenti anche in funzione dei mobili e degli accessori che si intende mettere in casa. Tutto deve dialogare e a volte è opportuno lavorare di sottrazione andando ad eliminare piuttosto che aggiungere.
Io ho optato per nero, scala di grigi, bianco e legno, sapendo che avevo da piazzare un divano color tabacco, dei mobili marrone nero, delle librerie in legno e la cucina la volevamo nera e legno.
Questa scelta ha determinato le nuance di tutta la casa, con un tocco di colore nel bagno in camera su cui farò un articolo a parte.
Ma perché tutto così neutro?
Per svariati motivi. Il Parquet lo volevamo caldo e rustico, con i nodi e le venature ben visibili, perché il legno è legno con tutte le sue imperfezioni, a parer mio.
Mi piacciono i pavimenti non piatti e dunque le piastrelle nella zona cucina/pranzo creano dei “tappeti” che incorniciano e delimitano visivamente la zona cucina dalla zona pranzo. Un po’ retrò come effetto, ma a me piace mescolare nuovo e vecchio insieme.
Un altro aspetto è la matericità. Le piastrelle dei bagni, ad esempio, sono di lavagna nera e bianca con delle venature e la superficie non è liscia. La luce fa tendere il nero al grigio scuro e il bianco al grigio chiaro. Dato che l’antibagno affaccia sul salotto si crea continuità se la porta non è chiusa.
Le porte sono grigio chiaro, non sono lisce, ma bugnate, con la bugna di sotto più piccola di quella sopra per dare più slancio alla porta.
I battiscopa alti, in accordo con le liste e i coprifilo delle porte.
Sono le piante a dare un tocco di colore, insieme a barattoli, accessori, libri e quadri che si aggiungeranno nel tempo.
Nel prossimo articolo parleremo di illuminazione, una delle cose più impattanti per la vivibilità a cui spesso non si pensa abbastanza, finendo per riempire la casa di ciabatte e prolunghe 😉